Terna ha lanciato e chiuso la prevista emissione obbligazionaria indicizzata all'inflazione italiana per totali 500 milioni di euro. L'operazione, indica la società, «si è chiusa con pieno successo nel corso della giornata, dopo aver raccolto adesioni pari a circa 2,5 volte l'importo richiesto».
Al bond, indica Terna, «è stato attribuito un rating AA- per Standard and Poor's, Aa3 per Moody's, AA per Fitch». Avrà scadenza il 15 settembre 2023 e cedola pari al 2,731% indicizzata all'inflazione (Indice Foi). «Il titolo è stato prezzato con uno spread di 36 punti base rispetto al titolo di riferimento del Tesoro italiano di analoga scadenza, indicizzato all'inflazione europea (BTPei 2023). I titoli, che pagheranno una cedola semestrale, saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo». I proventi dell'emissione «saranno utilizzati per finanziare il programma di investimenti previsto dal piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale».
Terna «è la prima società italiana quotata ad effettuare un'emissione corporate indicizzata all'inflazione italiana. Il ricorso a tale strumento - indica ancora la società - consente di allineare l'andamento di parte degli oneri finanziari della società all'inflazione italiana, rispecchiando così l'aggiornamento annuale dei ricavi derivanti dalle attività regolate, anch'essi legati all'inflazione».